Categoria: Rivista Online - Edizione - Giugno 2015

  

Lo scandalo Fifa sta facendo davvero il giro del mondo.

Anche il Sudafrica rivela: abbiamo pagato 10 milioni.

Il presidente della Federcalcio sudafricana, Danny Jordaan butta però subito acqua sul fuoco precisando: "Non si tratta di una tangente, quel pagamento è stato fatto alla Concacaf  per lo sviluppo del gioco del calcio e non ho pagato né preso mai una tangente in vita mia. Potete chiederlo a tutti i dirigenti Fifa con cui ho avuto a che fare".

Il pagamento secondo Jordaan è stato fatto nel 2008 allorchè presidente Concacaf era Warner, ex vicepresidente Fifa (una fra le persone incriminate dall'indagine dell'Fbi) mentre la scelta del mondiale è avvenuta nel 2004 per cui le due cose non possono essere connesse per motivi temporali.

In Russia si dice che lo scandalo sia stato innescato dagli USA in rappresaglia alla scelta del Mondiale 2018 che ha tagliato fuori gli Stati Uniti, ma il licenziamento del discusso presidente dell´Unione calcistica Russa, Nikolai Tolstikh con 235 voti a sfavore e solo 196 a favore è segnale palese che qualcosa non quadra nella giusta misura. Nel contempo assume “ad interim” Nikita Simonian.

Le banche britanniche Standard Chartered e Barclays citate nel dossier FBI assieme alla HSBC stanno svolgendo delle indagini interne per accertare eventuali passaggi “anomali” di denaro.

Le politiche FIFA degli ultimi due decenni di attività dei propri membri sono oramai sotto inchiesta da parte delle Autorità inquirenti svizzere e americane e sicuramente si farà luce su molte questioni controverse .

Tanto per citarne solo una, la Federazione delle Isole Cayman (noto paradiso fiscale) riceve 2,2 milioni di dollari per realizzare una nuova sede e due campi da calcio. 

Mentre scriviamo la giustizia svizzera risulta aver già interrogato molti membri del comitato esecutivo della Fifa inclusi quelli che hanno votato nel 2010 l´assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022 rispettivamente alla Russia e al Qatar. Da precisare inoltre che sono sotto esame da parte degli investigatori anche gli accordi di marketing stipulati dallo stesso Comitato e quelli dei diritti televisivi sottoscritti, oltre che l’assegnazione delle fasi finali della Coppa del Mondo di calcio. Insomma, si vuol far luce su molti punti oscuri del maggior business calcistico a livello mondiale.

 E anche il Brasile, ultima sede dei Campionati del Mondo, non ne esce esente dall´inchiesta in corso; l´ex presidente della CBF José Maria Marin è stato accusato di corruzione, frode e riciclaggio di denaro e per ciò è stato sottoposto agli arresti per ordine della Giustizia svizzera assieme ad altri dirigenti FIFA.

Come si vede se il calcio in Italia con le recenti notizie di calcioscommesse nelle divisioni minori è in bufera, nel mondo e ai massimi livelli lo stesso sport non passa momenti migliori, anzi sgomenta perchè è dal vertice che dovrebbe venire il buon esempio e, purtroppo, non è così.

Ma non è solo il calcio che ci sorprende e ci rattrista, noi siamo già abituati alle vergogne della politica. Sembrerebbe che calcio e politica stiano subendo un declino parallelo e nello stesso tempo convergente. Infatti  dove corrono fiumi di quattrini esistono di sicuro malefatte e corruzione ed è qui che politica e calcio convergono anche se da parte di quest´ultimo si insiste nel precisare che lo sport é autonomo ed esente da ingerenze da parte della politica e... magari (se potesse) della magistratura!

 

Loretta Lynch (nella foto), è la prima donna afroamericana a diventare Ministro della Giustizia degli Stati Uniti. La stessa che conduce l´inchiesta sulla Mafia internazionale del calcio.

Foto: it.notizie.yahoo.com