Categoria: Rivista Online - Edizione - Aprile 2016

Si ritorna alla routine dopo aver approfittato del pit stop concesso dalle vacanze pasquali che ha riconsegnato i romani un po’ più rilassati alle  loro occupazioni abituali.  Una ripresa in salita dovuta ai postumi del we gastronomico, caratterizzato da produzioni alimentari casalinghe degne di un’organizzazione prebellica, tra pizze salate, pastiere e casatielli divenuti ormai abituali anche alle latitudini capitoline. Tra gli strascichi dell’apoteosi culinaria gli effluvi del riflusso gastrico, che indirizzano i più verso austeri brodini e minestrine di recupero. Ad arrecare ulteriori fastidi quest’anno si è aggiunto l’ingresso dell’ora legale coincidente con il giorno di Pasqua. Se un tempo lo spostamento di lancette non causava il benché minimo disagio, oggi sembra essere diventato un vero e proprio problema per l’organismo, tanto da scomodare autorevoli pareri medici e ogni sorta di raccomandazioni.  Ma forse è solo la tendenza di questa società, che ormai tenta di complicarsi la vita pure quando non ce n’è bisogno. Anche senza l’arrivo delle rondini e delle loro ardite traiettorie nel cielo di Roma, l’inizio della primavera scalda il cuore e riporta gli entusiasmi. Complice la latitanza dell’inverno la bella stagione arriva a completare fioriture di ogni sorta, che iniziate già da un po’ regalano a tutti gli allergici una sorta di annus horribilis. Intanto nella tipica spossatezza primaverile la campagna elettorale procede senza grandi energie. A poco più di due mesi non si è ancora ben capito quale saranno gli schieramenti finali. L’ultima a scendere in campo è stata Giorgia Meloni, che seppur in piena gravidanza si è resa disponibile per tentare di riunire gli sforzi elettorali di una destra divisa dalla candidatura di Bertolaso, che va comunque avanti per la sua strada. Dall’altra parte per il M5s è forse arrivato il momento di andare oltre le chiacchiere, mentre il Pd paga nei sondaggi gli scandali che negli ultimi mesi ne hanno decimato dirigenti e amministratori su tutto il territorio nazionale. Rimane Alfio Marchini, che aspetta ancora un segnale da una parte o dall’altra per dare un senso alla sua partecipazione. L’idea che maliziosamente si sono fatti i romani, è che in fondo tutta questa voglia di vincere non si vede da parte di nessuno, forse perché si è toccato il fondo e il compito di governare Roma nei prossimi cinque anni sarà veramente una cosa seria, non più una vetrina per mettersi in mostra come accaduto negli ultimi vent’anni. Questi i discorsi che animano i romani quando si ritrovano per un aperitivo tra i tavoli all’aperto, attratti dalla fioritura dei platani che orlano il lungotevere da Testaccio a Ponte Milvio. Tiene banco anche lo spietato omicidio operato dal duo Foffo – Prato, che in preda ai mostri dell’alcol e della cocaina hanno brutalmente massacrato il giovane Luca Varani. A stupire  soprattutto le modalità di esecuzione, il contesto psicologico agghiacciante ed i particolari emersi finora. Sorprende soprattutto la considerazione che i due protagonisti dell’atto efferato, siano i classici ragazzi di buona famiglia inseriti nella Roma bene. Quello che lascia veramente basiti però, è il presenzialismo dei genitori degli assassini che già il giorno dopo, senza nessun rispetto per la vittima, erano ospiti dei principali media nazionali a difendere con forza i loro “bravi ragazzi” accampando motivazioni al limite del disgusto. Si inizia anche a parlare di vacanze  che prese alla lontana alimentano ancora sogni di mete esotiche e ultra oceaniche, salvo poi fare i conti con la realtà dello stipendio e rinunciare, incolpando per questo l’Isis e la situazione di tensione internazionale.  Tra gli appuntamenti culturali che inaugurano la stagione capitolina un paio sono di rilevanza assoluta. Grande attesa per “Caravaggio Experience” al Palazzo delle Esposizioni dal 24 marzo al 3 luglio, imponente video installazione  inedita che ripercorre l’opera del celebre artista. Attraverso un sofisticato sistema di multi-proiezione di grandi dimensioni impiegato con musiche originali e fragranze olfattive, il visitatore vive un’esperienza unica sul piano sensoriale, una vera e propria immersione nell’arte del grande maestro del seicento. Non da meno l’appuntamento che al Chiostro del Bramante vede protagonisti  “I Macchiaioli: le collezioni svelate” in mostra dal 16 marzo al 4 settembre,  che presenta al pubblico per la prima volta dipinti del più importante movimento pittorico italiano del XIX secolo,  provenienti da grandi collezioni come quella di Cristiano Banti, Diego Martelli, Rinaldo Carnielo, Edoardo Bruno, Gustavo Sforni, Mario Galli, Enrico Checcucci, Camillo Giussani, Mario Borgiotti. Oltre 110 capolavori  a disposizione di tutti gli appassionati che avranno il piacere di farsi sedurre dalla bellezza dell’arte Italiana.

 

Chi aspetta e chi va