Categoria: Rivista Online - Edizione - Agosto 2015

Il governo peruviano ha annunciato l’intenzione di avviare il dialogo con un gruppo di Mashco-Piro incontattati, messi in grave pericolo a causa del contatto sporadico con gli esterni.

La decisione arriva a seguito dei sempre più frequenti avvistamenti del gruppo composto da circa 30 Indiani ai margini di del Parco Nazionale di Manu, nel sudest dell’Amazzonia peruviana. A cercare di comunicare con la tribù saranno gli Yine, che abitano nell’area e parlano una lingua simile a quella dei Mashco-Piro.

 

Il governo peruviano avvierà un dialogo con i Mashco-Piro

incontattati che si sono avvicinati agli esterni.

© Jean-Paul Van Belle

La posizione di Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, sull’iniziativa è la seguente:

Quando sono i membri di una tribù ad avviare il contatto, il governo coinvolto ha il dovere di intervenire prontamente e con decisione per cercare di ridurre l’alto rischio di perdere vite umane. I requisiti generali da osservare sono due:

1) Se il contatto non era atteso e quindi nell’area non è già presente un team di medici esperti e di assistenti, questi devono recarvisi immediatamente  dopo un necesssario periodo di quarantena. Il team deve essere addestrato ed equipaggiato per affrontare le particolari circostanze che generalmente si verificano all’inizio delle storie di contatto. Deve rimanere sul campo a lungo termine, ma deve allo stesso tempo cercare di evitare di spingere gli indigeni alla dipendenza.

Questo prerequisito, seppur elementare, raramente viene adeguatamente rispettato.

2) La terra della tribù deve essere protetta per garantirne la proprietà e l’utilizzo da parte degli indigeni, e i confini devono essere controllati per prevenire le incursioni di persone non autorizzate. Gli estranei devono essere tenuti lontani anche nel caso in cui gli indigeni lascino volontariamente i confini della propria terra.

Il contatto non deve essere avviato da nessun altro se non dalla tribù in questione, poiché quasi tutti i contatti causano una perdita di vite.

Una missionaria aveva dato cibo e vestiti ai Mashco-Piro, esponendoli al rischio di contrarre malattie mortali verso cui non hanno difese immunitarie.
Una missionaria aveva dato cibo e vestiti ai Mashco-Piro, esponendoli al rischio di contrarre malattie mortali verso cui non hanno difese immunitarie.
© Jaime Corisepa/FENAMAD

Turisti e missionari si erano avvicinati ai Mashco-Piro e avevano lasciato loro vestiti, cibo, bibite gasate e persino birre esponendoli all grave rischio di contrarre malattie verso cui non hanno difese immunitarie. In maggio si era registrato un conflitto violento tra la tribù e una comunità indigena del luogo.

È dagli anni ’90 che Survival chiede al governo peruviano di rispettare i diritti territoriali dei Mashco-Piro e di impedire l’invasione della loro terra da parte di esterni, ma la risposta è stata lenta e inadeguata. La situazione ha raggiunto oggi un punto di crisi.

Survival ha inoltre condannato il ‘contatto controllato’ auspicato dagli antropologi americani Robert Walker e Kim Hill in un articolo pubblicato sulla rivista Science, poiché rischia di incentivare il contatto forzato con altri gruppi incontattati.

Un secondo gruppo di Mashco-Piro, più grande e apparentemente in salute, aveva conquistato i titoli dei giornali tempo fa, quando i suoi membri erano usciti dalla foresta e chiesto beni a una comunità indigena stanziale. Tuttavia, sebbene alcune tribù incontattate scelgano di entrare sporadicamente in contatto con altri gruppi indigeni per effettuare scambi, questi episodi non devono essere interpretati come un desiderio di sedentarizzarsi o di avviare un contatto stabile con la società dominante.

“Il rispetto dei diritti territoriali è fondamentale per evitare che le tribù amazzoniche vengano sterminate se le looro terre non saranno protette, le tribù incontattate rischiano la catastrofe” ha dichiarato il Direttore generale di Survival, Stephen Corry. “I diritti territoriali dei Mashco-Piro sono riconosciuti sia dalla legge nazionale sia da quella internazionale; la sopravvivenza della tribù dipende in gran parte dal grado di rispetto di questi diritti.”

Survival International è il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Dal 1989 aiutiamo i popoli indigeni a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il proprio futuro.

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