Categoria: Rivista Online - Edizione - Dicembre 2016
Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea sostiene la ricerca artistica e la sperimentazione di nuovi linguaggi. Negli anni ha trasformato progressivamente la sua identità da galleria comunale a centro per l’arte contemporanea, acquisendo il riconoscimento di museo di rilevanza regionale per la sua opera di valorizzazione, diffusione e promozione della conoscenza nell'ambito delle arti contemporanee.
Prima destinazione ufficiale, mai messa in atto, fu quella di pinacoteca comunale, al fine di accogliere il patrimonio d’arte moderna e contemporanea accumulato in occasione del Premio di Pittura Masaccio (1958-1968): un premio istituito sul finire degli anni Cinquanta, sulla spinta del fervore culturale lanciato dalla ricostruzione, inizialmente come manifestazione di pittura estemporanea e poi caratterizzatosi sempre di più come momento di indagine delle tendenze artistiche nazionali. In occasione dell’ultima edizione, nel 1968, San Giovanni Valdarno ospitò alcuni artisti, allora giovanissimi e semisconosciuti, che avrebbero però segnato indelebilmente l’esperienza artistica italiana.
Proprio nell’esperienza del Premio Masaccio 1968, trova origine la vocazione attuale di Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea: un luogo dedicato alla ricerca artistica e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, che a partire dal 1980 ha tracciato un itinerario espositivo sempre più complesso ed ambizioso. Infatti, In quella che fu la casa del grande pittore Tommaso Cassai, detto Masaccio (1401-1428), oggi si esplorano criticamente le emergenze delle arti contemporanee indagando i percorsi e le ricerche più originali attraverso una attenta programmazione di attività espositive, conferenze, workshop, rassegne cinematografiche e concerti. Nel corso degli anni, lo sviluppo di molteplici collaborazioni ha permesso a Casa Masaccio di ospitare opere importanti e artisti di rilievo, e di costruire relazioni e sinergie significative sia sul territorio, sia con le realtà che si occupano e producono cultura contemporanea in ambito nazionale e internazionale.
Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea
Corso Italia 83, 52027 San Giovanni Valdarno
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www.casamasaccio.it
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Presentazione del libro
AVANGUARDIA DIFFUSA
LUOGHI DI SPERIMENTAZIONE ARTISTICA IN ITALIA
1967-1970
Sabato 10 dicembre 2016, ore 17.30 Palazzo d'Arnolfo-Museo delle Terre Nuove Piazza Cavour 1, San Giovanni Valdarno (AR)
Sabato 10 dicembre alle ore 17.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Casa Masaccio: geografie nel tempo”, a cura di Desdemona Ventroni, Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea di San Giovanni Valdarno ospita la presentazione del libro Avanguardia diffusa. Luoghi di sperimentazione artistica in Italia 1967-1970 di Alessandra Acocella, che converserà con Arabella Natalini, Direttore artistico di Tusciaelecta. Arte contemporanea nel Chianti.
Il volume – terza pubblicazione della collana “Biblioteca Passaré”, diretta dallo storico dell’arte Luca Pietro Nicoletti e promossa dalla Fondazione Alessandro Passaré – ha come tema l’avanguardia diffusa. Nell’ultimo scorcio degli anni Sessanta, artisti e critici d’avanguardia eleggono i luoghi urbani a nuovo campo di sperimentazione, organizzando manifestazioni e happening fuori dai canoni tradizionali. Dalla rivoluzionaria avventura di Parole sui muri all’epilogo “incendiario” di Zafferana Etnea, passando per gli sconfinamenti urbani del VI Premio Masaccio e l’utopia del progetto Nuovo Paesaggio per la Triennale di Milano del 1968, il volume ricostruisce un’inedita geografia di eventi artistici ambientati all’aperto in realtà “periferiche”, disponibili ad accogliere una rinnovata relazione tra pratiche artistiche sperimentali e un pubblico di fruitori diverso dai consolidati circoli intellettuali delle grandi città. Queste esperienze sono esplorate e fatte riemergere nel loro valore di avanguardia attraverso documenti d’archivio per lo più inediti e un ampio repertorio d’immagini dal forte impatto visivo, ricostruendo un originale quanto avvincente itinerario dove luoghi, artisti e opere diventano protagonisti di una stagione creativa finora poco conosciuta.
Alessandra Acocella, dottore di ricerca in storia dell’arte contemporanea, ha condotto studi sui rapporti tra arte e spazio pubblico e sulla storia delle mostre. È co-fondatrice di Senzacornice, rivista digitale e laboratorio di ricerca e formazione per l’arte contemporanea. Ha curato, con Caterina Toschi, il volume Arte a Firenze 1970-2015. Una città in prospettiva (2016).
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LA COLLANA BIBLIOTECA PASSARÉ
La collana Biblioteca Passaré, diretta da Luca Pietro Nicoletti, è patrocinata dalla Fondazione Passaré nata a Milano nel 2007 in ricordo di Alessandro Passaré (1927- 2006), medico ed esperto d’arte. Dalla sua vasta collezione proviene l’importante raccolta di trecento pezzi di arti primarie africane attualmente in deposito presso il Museo delle Culture (MUDEC) di Milano, dove sono parzialmente esposti, e che nel 2011 erano già stati oggetto della mostra Mal d’Africa presso il Castello Sforzesco. Oltre a rendere fruibile a un pubblico più ampio la propria collezione con una serie di depositi presso istituzioni museali (il MAGA di Gallarate e il MART di Rovereto), la Fondazione ha al suo attivo una serie di mostre in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, e ha promosso attività didattiche volte a sensibilizzare verso le culture «altre» gli studenti delle scuole dell’obbligo. La collana presenta una serie di contributi scientifici dedicati alle due grandi passioni del medico e collezionista a cui è dedicata: l’arte contemporanea e l’arte africana. In omaggio a queste predilezioni estetiche, la collana propone, avvalendosi della collaborazione di specialisti, studi originali, e ha in programma nuove edizioni di classici ormai difficilmente reperibili, dando al contempo spazio al lavoro di giovani studiosi e a ricerche inedite per taglio tematico e interpretativo. L’obiettivo è quello di creare una collezione di testi in cui nuove indagini sul secondo Novecento e sull’arte africana, o sulla loro reciproca influenza, diventino vicini «di scaffale», nella cornice di un discorso unitario, esibendo così le loro «risonanze», per usare una felice espressione dello stesso Alessandro Passaré. Com’egli infatti osservava, riferendosi soprattutto alle opere d’arte africana e alla loro alterità rispetto alla cultura occidentale, l’arte non è costituita solo dai manufatti, ma anche dagli sguardi che su di essi si posano, costruendovi, con l’occhio e con la parola, un «epigramma visuale». Questa collana vuole raccontare la storicità di quegli sguardi.
FONDAZIONE ALESSANDRO PASSARÉ
Via Tortona 86, 20144 Milano
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www.fondazionepassare.com
Pagine: 248 pagine
Stampa: Bianco e nero
Illustrazioni: B/N e colori
Editore: Quodlibet
Curatore: Luca Pietro Nicoletti
Testi: Alessandra Acocella
Collana: Biblioteca Passaré
Lingua: Italiano
Prezzo: € 24,00