Categoria: Rivista Online - Edizione - Dicembre 2016
L’Abruzzo che cambia è il titolo della nuova mostra fotografica realizzata dagli allievi del corso di Reportage Audiovisivo, accompagnata da nove radio documentari andati in onda su Radio 3 Rai e altrettanti reportage scritti.
Da giovedì 15 dicembre alle 11.00 nella sede del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Abruzzo, la mostra è stata aperta al pubblico con una cerimonia alla presenza della preside Caterina D’Amico, del direttore del corso Daniele Segre dell’assessora alla cultura del Comune dell’Aquila Elisabetta Leone e della senatrice Stefania Pezzopane.
L’Abruzzo che cambia è l’esito di una ricerca svolta dagli allievi sul territorio abruzzese per rintracciare realtà produttive significative o innovative in una regione di forti tradizioni ma, allo stesso tempo, attraversata dalla necessità di doversi reinventare nella prospettiva di uno sviluppo socio-economico sostenibile.
L’indicazione di ricerca ha sollecitato gli allievi a rivolgere lo sguardo verso le esperienze di cambiamento umano, culturale, imprenditoriale in atto in Abruzzo. Aziende agro alimentari, piccole e grandi, eccellenze sartoriali e tessili, ricerca tecnologica e produzione culturale sono al centro dei racconti appassionati dei protagonisti, tra successi, sconfitte, sacrifici e grandi entusiasmi.
L’esito del lavoro sul campo si è concretizzato nella realizzazione di radio documentari, reportage scritti e di reportage fotografici.
Si comincia da Le api di famiglia di Eva Bearzatti, Walter e Pedestina iniziano la loro avventura di apicoltori quasi per caso e oggi hanno seicento alveari a Pratola Peligna (L’Aquila), producono e vendono miele molto apprezzato.
Il paese dello bello Maccarone di Manuel De Pandis, ci porta a Fara San Martino (Chieti), dove dall’800 si produce pasta inimitabile, esportata in tutto il mondo, grazie alle aziende che lì operano.
L'oro nero d'Abruzzo di Flaminio Muccio, Franco Del Beato, in un momento di crisi lavorativa, si reinventa e decide di iniziare ad allevare i maiali neri abruzzesi a Vittorito (L’Aquila), una razza divenuta rara ma che produce una carne prelibata. Oggi i prodotti di Franco sono ricercati da chef e gourmet.
AquiLANA di Chiara Napoli, lana di pecora, montepulciano e moda, questa la ricetta di Valeria Gallese che a Barisciano (L’Aquila) crea prodotti dalla lana degli animali dell’allevamento del marito e li tinge con pigmenti naturali, tra i quali il montepulciano d’Abruzzo.
Uno scrigno di talenti di Giovanni Soria, siamo a Penne (Pescara) dove ha sede lo stabilimento produttivo e la scuola di sartoria dell’azienda di abbigliamento maschile ‘Brioni’, marchio prestigioso che affronta le sfide della crisi economica e della globalizzazione.
Suonare strano: a L’Aquila c’è un liutaio di Giovanni Sfarra, il centro storico dell’Aquila inizia a riaprire alcuni dei suoi meravigliosi palazzi storici, finalmente restaurati. All’interno di essi nascono nuove storie, come quella di un giovanissimo liutaio.
Un’onda che si infrange di Eleonora Gasparotto, Pescara: Leonardo, un uomo schivo e silenzioso sulla settantina, tira le reti, mentre il figlio Lionello estrae il pesce rimasto ingarbugliato. Entrambi sono gli ultimi eredi di una lunga tradizione di famiglia di pescatori abruzzesi.
FAB LAB, un laboratorio aperto dove tutto è possibile di Fabio Fusillo, open source e tecnologia in un laboratorio che offre ogni tipo di utensili per l’ideazione e la realizzazione di oggetti digitali ed elettronici, nato da un gruppo di appassionati a L’Aquila.
Il paese della musica di Giorgio Santise, A Fossa, comune dell’aquilano, l’Orchestra Città Aperta registra colonne sonore per il cinema italiano e internazionale utilizzando un vecchio teatro: “La Fragolina”. A dare vita a questa preziosa esperienza creativa e umana Jonathan Williams e Carlo Crivelli con l’aiuto di molte donne e uomini del paese.
La mostra resterà aperta al pubblico, fino a giugno 2017, dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 9.30 – 17.30, sede CSC Abruzzo, via Rocco Carabba, 2 – L’Aquila; tel. 0862380924. Dal 24 dicembre al 3 gennaio la mostra non sarà visitabile.
Rif: Alessia Moretti
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