Categoria: Rivista Online - Edizione - Gennaio 2016
Prendendo spunto dalla dottrina Monroe “L´America agli Americani”, elaborata da John Quincy Adams e pronunciata da James Monroe al messaggio annuale al Congresso il 2 dicembre 1823, con la quale in sostanza si affermava che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato alcuna intromissione negli affari americani da parte delle potenze del vecchio continente, proclamiamo anche noi, caro presidente Renzi e cari politici che dovreste rappresentare sotto ogni bandiera l´emarginato popolo italiano, una volta per tutte: “L´Italia agli Italiani”.
Siamo stati presi in giro da oltre dieci anni (2002 data di entrata in vigore dell´euro) e recentissimamente, per non dilungarci ad oltranza, sulla distribuzione delle quote dei migranti e non solo; su di noi è stata aperta una procedura d'infrazione per non aver rilevato le impronte digitali dei nostri “ospiti” migranti; abbiamo dovuto obbedire alla delibera sulle sanzioni occidentali nei confronti della Russia con danni economici inestimabili tra i quali citiamo a solo esempio il gasdotto South Stream, enorme progetto di ben 2,4 mil. di euro che prevedeva Eni e Saipem in collaborazione con Gazprom; abbiamo dovuto assentire al rinnovo delle sanzioni verso la Russia, ma guarda un pò, alla chetichella la nostra vicina signora Merkel, da abile doppiogiochista, si è accordata con Putin per il raddoppio del gasdotto North Stream che serve appunto la Germania.
Ad essere onesti, su questo punto una lancia va spezzata in favore di Renzi, il quale ha contravvenuto al rinnovo delle sanzioni verso la Russia, dimostrandosi valido difensore dei nostri interessi; è stato infatti il primo tra i leader del G8 a contattare Putin per telefono nel 2016 rimettendo in piedi il dossier energetico, anche se dalle ultime notizie si apprende essersi creata una situazione di stallo. L'ira di Angela comunque potrebbe costargli un occhio della testa, visto quello che è accaduto al giocoso Berlusconi per una semplice pacca sulla schiena!
Il problema di fondo che meriterebbe la nostra rivolta, a nostro avviso, è che Bruxelles, la Corte di Giustizia e tutti gli altri organismi anche di secondo piano, provvedano con puntualità disarmante ad assumere decisioni di condanna nei nostri confronti, anche quando si tratta di affari interni su cui gli altri non dovrebbero interferire, così come con altrettanta puntualità si astengono dal farlo, quando ad essere in discussione sia la politica della signora Merkel.
Sicché, noi siamo sanzionati perché salviamo migliaia di vite umane in mare, ma secondo i partner dell´UE non lo facciamo con la dovuta professionalità. Oppure siamo sanzionati, perché avremmo dovuto rilevare le impronte dei migranti con teutonico protocollo e ancora per una miriade di altre cose. Per altro verso, nessuno si pronuncia sulla tutta “poderosa” Merkel, quando “lei se la canta e lei se la suona” ovvero decide, prima, di aprire e far aprire le porte ai migranti e poi di adottare un inasprimento dei criteri che rendono possibile l'espulsione dalla Germania degli stranieri dopo i fatti di Colonia. Guai a noi se ci azzardassimo a tanto nonostante i “fatti di Colonia” nel nostro Paese siano fatti quotidiani.
A questo punto ci si chiede perché mai dobbiamo essere inquadrati e comandati dall´Europa (leggasi Germania) rinunciando alla nostra sovranità nazionale in ogni sua forma.
Un´Europa, la nostra, contro cui pavidamente non ci siamo rivoltati anche quando essa si è disinteressata della sorte dei nostri marò, lasciandoci soli e ciò sempre in nome dei maledetti ed insaziabili interessi economici di ognuno dei nostri partner o alleati tesi a non compromettere i rapporti con l’India, economia emergente. Un appunto va fatto su questo merito: Ad amor del vero dobbiamo riconoscere che se l´Europa, ancora una volta, non ci è stata accanto nella controversia con L´India , neanche il nostro governo è stato all´altezza di gestire la vertenza con l´autorità, la preparazione e la determinazione che ci si sarebbe aspettati da un Paese che si rispetti.
Papa Francesco: “Il capitale non comanda sugli uomini” avverte durante una recente udienza con dirigenti e dipendenti della Bcc in Vaticano ma l´avvertimento non sembra essere arrivato alle orecchie dei “potenti” d´Europa.
La Merkel infatti vuol mandare in default i paesi che chiedono aiuto al Fondo salva-Stati e sembra pure che lei spasimi di mandare in default l´Italia, che l´ha sempre probabilmente incomodata per essere un Paese baciato dalla natura, i cui abitanti seppur ingegnosi e talentosi non sono dotati di teutonica disciplina economica; la riformulazione degli oltre 2,200 miliardi di euro rappresentati dal nostro debito pubblico risparmierebbe ai tedeschi il fardello di doversi accollare i costi di un probabile nostro salvataggio, immemori però che il conto dell' unità tedesca all´epoca fu scaricato sulle altre monete europee barattando il cambio 1 a 1 del marco dell´Est, oltre a quello dell´Ovest che partendo da una parità di 1 DM uguale a 1000 lire veniva rivalutato di quasi il 100% raggiundo il valore di lire 1.936,32. D´altra parte, una ristrutturazione del nostro debito pubblico scombussolerebbe il sistema finanziario globale mettendo in crisi tutte le principali banche, per essere il nostro mercato dei bond, dopo USA e Giappone, il terzo più grande al mondo e le banche, è notorio, ne sono piene del nostro debito sovrano.
Gli ormai famosi risparmi italiani non sopporteranno a lungo il pagamento del pauroso e crescente debito pubblico e le angherie di Bruxelles. Siamo in un vicolo cieco! Se in questo eterogeneo e male assortito condominio “Europa” in cui nulla accomuna gli uni agli altri e nel quale siamo sempre messi in minoranza non vediamo un futuro per il nostro Paese, rimane un´unica alternativa: cambiare condominio anche perchè altri ci avrebbero già offerto la loro ospitalità.
Signori politici e governanti sveglia e datevi da fare, in mezzo a tante... fatene almeno una che valga la pena e vi faccia riscattare!
Hanno collaborato G&G Arnò
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