Categoria: Rivista Online - Edizione - Luglio 2016

 

L'AQUILA - Ha bissato il successo ottenuto lo scorso anno a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno. Si chiude con un ottimo riscontro di pubblico - un migliaio di persone hanno visitato la sala al secondo piano di Palazzo Fibbioni all´Aquila - la personale dell´artista Pierpaolo Mancinelli che termina venerdì 15 luglio. La mostra è stata organizzata dall´associazione Arte Nuova con il patrocinio di Regione Abruzzo e Comune dell´Aquila.

La mostra dal titolo "Concettuale ed Astratto nell´era digitale" esplora temi cari a Mancinelli, che muove la sua ricerca artistica proprio dalla tecnologia digitale e dall´uso di essa come momento di creazione dell´opera d´arte, tanto che nei suoi lavori l´immaterialità  dell´opera digitale viene invece restituita in materia tradizionale, su tela o su qualsiasi altro supporto artistico. Nella sede del Comune dell´Aquila, nel cuore del centro storico in pieno fermento di ricostruzione, Mancinelli ha esposto alcuni pezzi della sua ultima ricerca molto più orientata verso il gesto e la campitura più larga e astratta del colore, ma anche alcuni pezzi degli anni precedenti, facendo incursioni fino alle sue prime opere. Così la mostra propone due percorsi: il primo presenta le opere concettuali (le Città  Robotiche, le Urban Map, Le Urban View), il secondo sul filo emozionale quelle astratte. L´esposizione propone anche una serie di oggetti di design che Mancinelli ha realizzato proponendo alcuni temi cari al suo lavoro.
 
L´arte digitale è una forma d´espressione artistica che si configura come immateriale e virtuale, essendo inesistente sul piano fisico (materiali), ma presente sul piano visuale (monitor). La tecnologia digitale ha rivoluzionato le dinamiche per produrre e fruire arte e linguaggi artistici tradizionali; la digital art, inoltre, ha dato il via ad ulteriori e sofisticate forme artistiche fino ad ora mai sperimentate come la net art, la software art, le installazioni digitali, gli ambienti di realtà  virtuale e le performance art. In lavori come "tempi moderni", "la cittá robotica", o nelle diverse versioni degli "Astratti" di Pierpaolo Mancinelli, l´immateriale si rifà  materia e torna ad esistere nella tradizionalità  di un´opera che ridiventa riconoscibile e fruibile ma attraverso linguaggi nuovi strettamente legati alla tecnologia del digitale."I lavori digitali stampati su tela che Mancinelli compone sono imperniati su una geometria cromatica mobile e pulsante - scrive la critica d´arte Alessandra Angelucci - prospettive diverse e strutture grafiche che si muovono lungo linee e segni convergenti che, in alcuni casi, ricamano una vivace trama luminosa in cui cercare quello che oggi il mondo è¨: restituzione di conflitti, ambizioni, competizioni, adattamenti di un Occidente massificato nei gusti così come nelle scelte. È il tramonto fragile di una conquista liquefatta, in cui la tecnologia ha scardinato la privacy, manomesso i codici dell´anima, smarrito le zone segrete: È il regalo di una egolatria che ha portato velocemente all´egoconsunzione. L´uomo fagocita atti - uno dietro l´altro - e, nella velocità  di un tempo che più non conosce, ha smesso di comprendere che la sua funzione rispetto al cuore pulsante della vita rischia di essere vicaria, e dunque passiva la sua partecipazione".
 
Fonte:  
 
Goffredo Palmerini
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