Categoria: Rivista Online - Edizione - Gennaio 2016

Le feste sono ormai alle spalle, rimane solo la coda dell’epifania  a separare i romani dalla nuova routine annuale. Ancora una settimana per addobbi ed alberi di natale, che poi incontreranno il loro lungo letargo deposti nelle cantine da dove sono venuti. Lentamente si torna alla realtà, giusto il tempo di digerire le spese festive che ora, al netto degli entusiasmi appaiono forse un po’ più avventate. Il volano del quotidiano faticosamente si rimette in moto trascinandosi il volto austero di gennaio, che  si presenta col suo inevitabile carico di incombenze da smaltire come ogni anno. Rinnovi, pagamenti e scadenze, incombenze di ogni genere si abbattono  come la grandine sulle già provate economie familiari. Ma non è tutto nero perché insieme alla sostituzione del calendario sul muro, arriva l’inarrestabile flusso di buoni propositi che in qualche modo regala energia per affrontare la ripartenza. Anche se a onor del vero, nella maggior parte dei casi i nuovi slanci rimarranno incatenati alla sola fase progettuale. Ai primi posti tra le buone intenzioni un classico per antonomasia, quasi un proclama: “quest’anno mi rimetto in forma”. Chi lo dice ci crede sul serio, almeno all’inizio, ed è per questo che scatta immediata la caccia alla dieta formidabile, quella che promette miracoli in pochissimo tempo e nella quale l’ingrediente principale è spesso soltanto l’illusione. Nella massa però i più motivati riusciranno nell’intento, non prima di aver superato l’ultimo arduo ostacolo al nuovo programma alimentare, lo smaltimento di pandori e panettoni rimasti pericolosamente incagliati in cucina e che non aspettano altro di essere affogati nel latte. Un aiuto viene dal clima meteorologico di questo inverno primaverile che favorisce l’attività fisica all’aperto, con i parchi pieni di gente come mai in questa stagione. Il risvolto della medaglia è però la questione delle polveri sottili che attanaglia Roma come le altre metropoli Italiane. A nulla serve la circolazione a targhe alterne e gli altri provvedimenti adottati, del tutto inefficienti e inadatti  a riportare l’aria a livelli accettabili per la salute pubblica. Sistemi di ormai provata inutilità  ma chissà per quale motivo mantenuti in essere, anche se può essere intuitivo capirlo. L’unico intervento che in questa situazione può cambiare lo stato delle cose è quello della natura per mezzo delle precipitazioni. C’è chi giura di aver visto nottetempo lontano da occhi indiscreti, il Prefetto Tronca e i suoi accoliti impegnati in riti sciamanici propiziatori e nella danza della pioggia, ma per ora ancora nulla. Un problema in più per questa squadra amministrativa che governa momentaneamente Roma senza averne un legame affettivo, il cui operato non è dettato dall’appartenenza  cittadina, quanto ad aggiungere crediti al proprio curriculum da utilizzare successivamente in altri ambiti politici. Meno male che il 13 Giugno si vota sperando  finalmente per la capitale di poter avere di nuovo, un Sindaco che possa veramente fregiarsi con onore del titolo di “Primo Cittadino”, come da lustri non se ne vede all’ombra “der Cuppolone”. Candidature certe ancora non se ne fanno forse perché si attendono gli esiti dell’inchiesta Mafia Capitale che visto il malaffare radicato nell’urbe da decenni,  è in grado di bruciare  il nome di qualsiasi insospettabile in un batter d’occhio. Certo è che Roma ha voglia di ripartire perché i Romani, sono stanchi di vedere questa bellissima Signora senza età maltrattata e senza il rispetto che meriterebbe. Da tempo non si percepiva questo senso d’identità cittadina da parte della gente, che forse per la scelta del nuovo sindaco e davanti a questa decadenza senza fine,  getterà via il paraocchi dell’appartenenza politica in virtù di una scelta in piena coscienza civile. Malgrado tutto fortunatamente resiste negli animi la voglia di leggerezza e la ripresa del campionato di calcio cade a pennello. I tifosi della Roma malgrado il distacco accumulato in classifica credono ancora che sia “l’anno buono”, forse accampando contorte teorie scaramantiche sull’influsso dell’anno bisestile. Molto meglio allora contare sull’offerta culturale, che regala sempre qualche chicca e che per questo periodo mette in evidenza la mostra degli “Impressionisti e Moderni Capolavori dalla Phillips Collection di Washington” visitabile fino al 14 febbraio presso il Palazzo delle Esposizioni,  con i capolavori di El Greco, Ingres, Delacroix, Goya, Courbet, Daumier, Manet, Cézanne, Degas, Van Gogh, Monet e Sisley, Bonnard, Braque, Gris, Kandinskij, Kokoschka, Matisse, Modigliani, Picasso, Soutine, Vuillard, Arthur Dove, Georgia O´Keeffe, De Staël, Diebenkorn, Gottlieb, Guston e Rothko.  Contemporaneamente  la Galleria nazionale d´arte moderna e contemporanea  (GNAM) presenta la mostra Monografica dedicata a Pablo Echaurren, artista  che ha diviso il suo impegno tra creatività e politica integrandole tra di loro. Soprattutto però, grazie ai ritmi rilassati di inizio anno e alla presenza non massiccia del turismo, questo è un altro di quei periodi ideali per respirare la quotidianità di Roma, scoprendone gli angoli più nascosti e le atmosfere più autentiche al di fuori dei riferimenti temporali.Turismo per palati fini.