Categoria: Rivista Online - Edizione - Gennaio 2016
PESCARA - All’inizio del nuovo anno alcune migliaia di persone hanno assistito all’apertura della porta santa del Santuario del Volto Santo di Manoppello (Pescara), quella alla sinistra della Basilica, normalmente chiusa.
Alle ore 16 devoti e pellegrini provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero si sono radunati nello spazio antistante il santuario. Intorno alle 16.30 diversi sacerdoti sono usciti in processione dalla sala San Damiano, per porsi alla testa del popolo presente, dirigendosi davanti alla porta santa. Tra i ministranti il protopresbitero Anatoliy Grytskiv, responsabile del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per l’Abruzzo e Molise.
Il rettore della basilica, p. Carmine Cucinelli, incaricato dall’arcivescovo Bruno Forte, pastore della diocesi Chieti-Vasto, prima dell’apertura della porta santa, ha proceduto alla lettura della bolla pontificia di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, che pone la centralità di Cristo, in continuità con il grande Giubileo del 2000. Lo stesso Papa Francesco ha aperto il testo della bolla – titolata “Misericordiæ Vultus” - sottolineando che “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre”.
“Ci commuove questa espressione” – ha sottolineato p. Carmine – “che insieme a quella che proferì il papa emerito Benedetto XVI nel 2006: “questo è un luogo dove meditare dell’amore divino contemplando l’icona del Volto Santo” – invita a sostenere che noi qui a Manoppello, in questa chiesa, abbiamo la vera immagine di Gesù, il volto della misericordia del Padre”.
P. Carmine ha ripercorso brevemente le origini storiche del giubileo, illustrando il significato di misericordia, di perdono e quindi di porta. In questa prospettiva, ha spiegato come all’ingresso della porta santa è stata posta una targa rettangolare in ottone, con impressa una croce latina in rilievo, recante la scritta in latino “IesusChristus Deus Homo”. Sulla corona circolare interna si legge “Vivit Regnat Imperat MCMI”. L’intera scritta risulta essere “Gesù Cristo Dio e uomo vive, regna, impera”.
La c.d. “croce delle indulgenze” fu realizzata su disegno dell’architetto bolognese Edoardo Collamarini in occasione del Giubileo del 1900. Il primo esemplare fu benedetto da papa Leone XIII a conclusione del Giubileo.Il passaggio della porta – ricorda - costituisce un simbolico segno di adesione a Cristo.
Le celebrazioni sono state animate dal coro della Basilica del Volto Santo, diretto dal maestro Nicola Costantini. Il coro ha anche eseguito l’inno ufficiale del Giubileo della Misericordia, composto da Paul Inwood (musiche) e Eugenio Costa (testo). Molti pellegrini, che non sono riusciti a trovare posto nella chiesa, hanno potuto seguire la solenne celebrazione dallo schermo gigante presente in una grande sala attigua al Santuario. Tra i presenti Paul ed Ellen Badde e alcune troupe televisive.
P. Carmine ha ringraziato tutti gli intervenuti, i religiosi e le religiose, e in particolare p. Paolo Palombarini per la regia dell’evento, le autorità militari e civili presenti, tra cui una decina di sindaci di Manoppello e dei paesi circostanti, quanti hanno assicurato la sicurezza per i pellegrini, i volontari e tutti coloro che in vario modo hanno collaborato alla riuscita dell’apertura della porta santa che rimarrà aperta fino al 20 novembre 2016.
Antonio Bini
Nelle foto:
Goffredo Palmerini
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