Categoria: Rivista Online - Edizione - Giugno 2016

 

 

Il presidente della PT Group Salute, Dott. Paolo Trotta (sin.) L´Ambasciatore Enrico Nunziata e l´Avv. Giuseppe Arnò 

Moldova, Florida d’Italia? 
Una buona opzione per i pensionati del Bel Paese, stretti da pensioni risicate e costi di vita sempre più alti. La Moldavia, Paese nel cuore dell’Europa e ancora fuori dalle "rigide norme" dell´ Ue potrebbe effettivamente divenire la "Florida" italiana. «Qui la vita costa poco e a Chisinau (la capitale) si trova di tutto, anche belle ragazze», ci riferisce con tono scherzoso un giovane imprenditore italiano da qualche anno trasferitosi con successo in Moldavia.
«Con i miei mille euro di pensione posso godermela, e vivere decorosamente» rafforza un nostro pensionato incontrato in una chiesa della capitale. "Tutto è a buon mercato e non manca nulla per vivere bene con una rendita che in Italia non durerebbe più di 10-15 giorni" ci assicura un nostro connazionale sposato da un anno con una graziosa moldava conosciuta in Italia. Insomma, le impressioni dei nostri connazionali sono state molto positive confermando del resto quanto si può leggere e sentire sull´argomento. A titolo di cronaca, é bene ricordare che sin dalla prima metà dell´Ottocento si stabilì in Moldavia una piccola colonia italiana. Oggi,duecento anni dopo, alcune migliaia d´italiani risultano presenti in Moldavia, la maggior parte di essi per motivi di lavoro e il numero tende a crescere con ritmo accelerato.
Abbiamo voluto fare un viaggio attraverso questo storico Paese tanto vicino all´Italia sia per l´amore che nutre per la nostra cultura sia per i numerosissimi moldavi residenti in Italia, al fine di coglierne le peculiarità e sapere qualcosa di più sugli usi e costumi dei suoi abitanti. E dobbiamo dichiarare che abbiamo fatto un´esperienza unica raccogliendo giudizi favorevoli sul modo di vivere e sull´innato senso di ospitalità di questo popolo, piccolo per numero ma dotato di  inimmaginabile grandezza d´animo.
Non poteva mancare naturalmente una visita di cortesia all´Ambasciatore d´Italia a Chisinau, S.E. Enrico Nunziata, diplomatico di rispetto e con notevole esperienza sulla storia e cultura dei Paesi dell´EST Europa che, con la gentilezza che lo distingue, ci ha concesso l´intervista qui di seguito riportata.
 

Un momento dell´incontro in tono discorsivo

INTERVISTA ESCLUSIVA CON S.E. l´AMBASCIATORE ENRICO NUNZIATA

D - L´Est Europeo si può dire che Le sia familiare, ma la Moldavia è un Paese particolare, da sempre e storicamente senza un´identità nazionale durevole. Insomma, un Paese dall´instabile situazione politica, alle porte di un´ Europa che, seppur attraversata dalla crisi, ostenta per i moldavi ricchezza e benessere. Qualche anno addietro mons. Cosa vescovo di Chisinau, ebbe a dire: "La grande sofferenza del nostro Paese sono le tante giovani vittime della tratta”. Non solo, il traffico degli esseri umani, e in particolare per scopi sessuali, è un´altra piaga di questo stupendo Paese. E, non ultimo  problema, il grande esodo dei moldavi; si calcola che oltre un milione sia sparso per l´Europa e gli USA, lasciando i bambini orfani di genitori vivi. In circa quattro anni al comando della nostra rappresentanza diplomatica nel Paese, stante la situazione esposta, ha incontrato, sig. Ambasciatore, molte difficoltà ad esercitare il Suo mandato?
 
R - Indubbiamente la Moldova versa tuttora in una situazione molto difficile per una molteplicità di concause che vanno dall’instabilità politica che ha caratterizzato l’inizio dell’attuale legislatura, la crisi finanziaria, con il furto del miliardo di euro dalle banche statali, ora in liquidazione, la conseguente recessione ed infine il depauperamento di risorse umane per effetto delle ondate migratorie degli ultimi anni.
Il rapporto di cooperazione tra i nostri due paesi come quello più in generale tra l’UE e la Moldova ha senz’altro risentito degli effetti di un contesto di tale crisi politica, economica e sociale. Tuttavia, i nostri Paesi sono legati da un rapporto di solida amicizia e improntato alla mutua collaborazione e l’Italia non ha fatto mancare alla Moldova neanche in tale fase il proprio sostegno e incoraggiamento a continuare nel processo di riforme in chiave democratica e per lo sviluppo economico del paese.
In tale contesto, considero pertanto che ho tratto dalle difficoltà in cui versa il paese l’opportunità per individuare, in linea con la più generale azione dell’UE, le aree prioritarie d’intervento per il prosieguo della nostra cooperazione bilaterale. Pertanto, posso dire a circa quattro anni di distanza dall’inizio della mia missione in Moldova, di aver tramutato le difficoltà in continui stimoli per operare al meglio nel reciproco interesse dei nostri due Paesi.
In tale periodo vorrei ricordare che la Moldova ha comunque conseguito due importantissimi traguardi che sono l’Accordo di Associazione con la UE e la liberalizzazione del regime dei visti, due tappe importanti per il progressivo avvicinamento all’Unione Europea.
 
D -  Moldavia, un paese prevalentemente agricolo ma in forte crisi specialmente dopo l´embargo russo del 2013. L´ecomia moldava guarda all´Europa e si aspetta molto da quest´ultima. Il Governo italiano, dal canto suo, punta fortemente sulla Moldavia e appoggia le aziende di vari settori che vogliono investire nel paese e Confindustria ha iniziato di conseguenza ad operare in loco offrendo un valido sostegno alle relazioni economiche tra i due paesi. Dal Suo punto di vista, sig. Ambasciatore, gli obiettivi del nostro governo potranno essere facilmente raggiungibili e potranno soddisfare almeno in parte le aspettative moldave? 
 
R -L’Italia è uno dei principali partner commerciali della Moldova e tra i primi paesi per investimenti diretti ed inoltre ospita una tra le più numerose diaspore moldave in Europa, con circa trecentomila cittadini moldavi residenti. Pertanto, il nostro Paese contribuisce massimamente allo sviluppo economico del paese, con la creazione di posti di lavoro ed il trasferimento di know how e generando ricchezza. Il sistema camerale italiano misto operante nel paese e con rappresentanze in Italia gioca un ruolo determinante nel promuovere i rapporti bilaterali ed è di grande supporto all’azione svolta dall’Ambasciata di penetrazione economico commerciale. La stabilità politica del paese e il consolidamento di un favorevole clima economico per gli investimenti sono inoltre tutti fattori essenziali per la tutela degli interessi economici dell’Italia in Moldova così come di quelli di altri investitori stranieri e degli stessi imprenditori moldavi. Il prosieguo delle riforme democratiche, la lotta alla corruzione, la creazione di un sistema bancario più trasparente ed efficiente, diventano pertanto essenziali a tale fine e credo che ci sia un’effettiva volontà politica da parte di questa leadership politica a portarlo a compimento 
 
D -  La cultura italiana è apprezzata dal Ministero della Cultura Moldavo oltreché da buoni strati della popolazione. L´evento “La Settimana della Cultura Italiana” ne é una prova vuoi per l´interessante varietà delle manifestazioni, vuoi per la qualità delle rappresentazioni eseguite. Lei Sig. Ambasciatore si é impegnato personalmente per garantirne l´esito e il successo non è mancato. Il rafforzamento degli interscambi culturali tra Italia e Moldavia, cui Lei è tanto sensibile, è nei programmi del nostro Governo e sarà parte del legato che lascerá al Suo successore?
 
R - Fin dall’avvio della mia missione in Moldova ho puntato molto anche sul potenziamento delle relazioni culturali, avendo intercettato una crescente domanda di cultura italiana. In collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica Moldova e delle principali istituzioni museali e teatri lirici e sinfonici moldavi ho promosso la realizzazione di una serie di concerti di musica classica e di opera riscuotendo sempre un notevole successo di pubblico. Inoltre, nei settori dell’architettura e del design abbiamo portato a Chisinau mostre del MAXXI di Roma e di insigni architetti italiani. Non sono mancate rassegne cinematografiche e diverse mostre, tra cui in ultimo quella sulle macchine di Leonardo Da Vinci, che hanno arricchito la programmazione culturale promossa dall’Ambasciata. La settimana della cultura italiana infine è un atteso appuntamento da tre anni a questa parte con una serie di iniziative organizzate dall’Associazione di Promozione Sociale Italia-Moldavia, con il supporto e patrocinio, tra gli altri, dell’Ambasciata d’Italia e del Ministero della Cultura della Moldova.
Senz’altro il mio successore non potrà che rafforzare la collaborazione culturale avviata. 
 
D- La Repubblica Moldova, è purtroppo come un satellite attratto a volte dal pianeta Russia e altre volte dal pianeta Europa, anche a causa delle fragili composizioni governative che non hanno la forza di esprimere una volontà di scelta definitiva. A questo punto, la nostra attività diplomatica internazionale potrebbe rivelarsi determinante nella definizione geopolitica e stabile di questo tanto conteso e sfortunato Paese?
 
R - La società moldava è fortemente polarizzata tra sostenitori di un rafforzamento del rapporto con l’Ue e quelli che invece guardano alla Russia o più in generale alla CSI. Tuttavia, l’UE e certamente l’Italia sono contrari alla creazione di tale dicotomia all’interno del paese. L’Unione Europea non si pone come una scelta geopolitica per la Moldova quanto piuttosto come un modello di valori e di sviluppo economico, cui la Moldova ha scelto di uniformarsi. Da tale scelta derivano una serie di obblighi per queste autorità per il compimento di un complesso processo di riforme. L’Accordo di Associazione e di Libero Scambio rappresentano pertanto un’opportunità di cambiamento del paese in chiave democratica attraverso il progressivo allineamento dell’ordinamento giuridico interno all’acquis comunitario e attraverso la condivisione di una serie di valori democratici che costituiscono le fondamenta dello stato di diritto.
 

 

Da sin.: L´Avv. Patricia Arnò, Cons. COM.IT.ES/RJ, l´Ambasciatore Annunziata e L´Avv. Giuseppe Arnò

Altro momento dell´incontro