Con l’arrivo dell’estate è andata in scena la terza edizione di Vinointorno ad Olevano Romano, rassegna enogastronomica delle eccellenze laziali e non, divenuta oramai appuntamento fisso ed irrinunciabile per gli appassionati, accorsi anche quest’anno in grande numero. Nemmeno la pioggia iniziale del sabato, che aveva fatto temere il peggio, ha scoraggiato quanti hanno affollato l’evento alla ricerca di una qualità   prodotta tutta intorno a noi ma spesso sconosciuta ai più. Alla due giorni hanno partecipato non solo aziende dell’area produttiva di Roma e del Lazio, ma anche altre realtà venute a portare la loro qualità e ad onorare un’enogastronomia regionale sempre più di livello, capace di esporsi con loro a pieno merito. Lungo il percorso allestito in Via Roma hanno trovato posto gli allestimenti suddivisi per aree tematiche. Significativa la presenza di Slow Food,  ampiamente rappresentata da produzioni qualitative di livello assoluto quali formaggi e salumi, vino, pane, miele ed ogni sorta di eccellenza alimentare. Eminenza della ristorazione locale, “Sora Maria e Arcangelo” ha evidenziato la sua presenza con un’area tematica dedicata, nella quale si è resa possibile la degustazione dei vini e degli altri prodotti utilizzati nel celebre ristorante di Olevano Romano. Saggio sulla  qualità della materia prima impiegata, su cui la folla che ha preso d’assalto il locale non nutriva il benché  minimo dubbio,  almeno a giudicare dal sold out registrato nella due giorni. Lo Chef Giovanni Milana e la sua brigata,  hanno saputo confermare  le aspettative di altissimo profilo di quanti non hanno voluto farsi sfuggire un’esperienza di livello gastronomico superiore. Particolarmente interessante l’area dedicata alle Langhe, con una menzione a parte per l’ottimo passito dell’Azienda Fassino Giuseppe e per i prodotti di lavorazione della nocciola dell’Azienda Agricola Altalanga. Per quanto riguarda il vino, la parte del leone è stata indiscutibile appannaggio dei produttori del Cesanese, suddivisi in due aree distinte.  La produzione di Olevano Romano ha trovato conferma nei vini di Damiano Ciolli, Azienda Agricola Proietti e Azienda Agricola Migrante, che presentava tra le altre  anche una stupenda versione dolce ottenuta da vendemmia tardiva. Interessante anche l’interpretazione del vitigno proposta da Marco Antonelli nel “Fresco d’Estate”.  Per l’Area del Piglio ottimi i vini delle Aziende Coletti Conti, Casale Della Ioria e Terenzi. Tra gli altri vini, in evidenza la versioni di aglianico accomunate dal Progetto Comuni del Vino, che raggruppa le aziende Dè Gaeta, Stefania Barbot e Raro. Anche l’Abruzzo non ha voluto mancare all’appuntamento presentando oltre ai vini anche le sue produzioni di salumi e formaggi come quelle di “Fracassa”, straordinari pecorini di fossa, ventricina e quant’altro o i meravigliosi caprini di Antonello Egizi. Identico discorso va fatto per la salumeria della Norcineria Rocchi di Olevano o per i formaggi dell’Azienda Agicola Delogu di Monterotondo. Un ventaglio di eccellenza allo stato puro. Ognuno degli intervenuti meriterebbe di essere menzionato, ma nell’obbligatoria limitazione è impossibile non nominare  “Eat Puglia” e soprattutto  “Gocce”, Azienda di Sora che con i suoi liquori e distillati  esprime il territorio in maniera diversa, nobilitando il passaggio alcolico del dopo pasto. Sapori, profumi ed esaltazione del gusto, esperienze sensoriali che solo il contatto diretto riesce a rendere vive.  Vinointorno si è concluso con la consapevolezza di un Lazio maturo per la ribalta enogastronomica Italiana. Una regione che diversamente da altre realtà nazionali,  paga la mancanza di un sistema che ne valorizzi le immense potenzialità, ma che per fortuna sopperisce in parte con manifestazioni come questa capaci di  richiamare l’attenzione di un pubblico sempre più affezionato.

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