Categoria: Rivista Onlline - Edizione Ottobre 2015

Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l’abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali?“ci chiede Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano  di Scienze Umane e Sociali, fra i più grandi studiosi e scrittori dell’Islam, che terrà la lectio magistralis nell’ incontro annuale promosso dall’ Associazione Romano Canosa per gli studi storici, in ricordo del magistrato, saggista e storico che ci ha lasciati cinque anni  fa.  Un’ occasione importante e molto attuale per ripercorrere, con gli strumenti di un grande storico, gli eventi, i misteri, le trame di potere fin dai tempi del Magnifico Solimano, delle incursioni corsare, delle guerre di religione, delle fragili paci intessute  di attività d’informazione e destabilizzazione, di grandi e piccoli traffici sullo sfondo di un Mediterraneo e di un’ Europa che sono ormai al centro della nostra attenzione quotidiana.

Ed è anche un momento per riflettere sull’attualità fra Occidente e Oriente e, per dirla con Cardini, “Insomma, che cos’è andato storto?” come  intitola le conclusioni del suo ultimo libro L’ipocrisia dell’Occidente, Laterza, 2015.  E ragionare quindi sugli ultimi avvenimenti e le prossime probabili storie perché “le storie non finiscono mai perché è la storia ad essere infinita”. L’incontro sarà coordinato da Andrea Rapini, professore di Storia contemporanea  presso l’Università di Modena e  Reggio Emilia.

Franco Cardini- Ordinario di Storia Medievale dell’Università di Firenze è attualmente professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane e  Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harward University. I grandi temi trattati nella sua infinita bibliografia, tra libri, saggi, articoli, conferenze sono: il Mondo Islamico e Occidentale, le Crociate, l’Inquisizione, la Magia, la Religione, il Mediterraneo. Fra le ultime pubblicazioni del 2015 ricordiamo La Sindone di Torino oltre il pregiudizio. La storia, la reliquia, l’enigma, Milano,Medusa Edizioni, L’Ipocrisia dell’Occidente – Il Califfo, il terrore e la storia, Roma – Bari, Laterza, Arte gradita agli dèi immortali, la magia tra mondo antico e rinascimento, Torino, Yume.

Andrea Rapini -  Insegna Storia Contemporanea nell’Università di Modena e Reggio Emilia. I suoi campi di ricerca  sono la Storia contemporanea dell’Italia, Storia  e memoria dell’antifascismo, Storia del movimento operaio e sindacale, Storia dello stato sociale e dei saperi di governo, Storia della storiografia, prosopografia e metodi quantitativi per la ricerca storica.  Negli ultimi due anni, quale ricercatore invitato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales  a Parigi ha presentato le sue ricerche in corso. E’ membro della Fondation Pierre Bourdieu . Molte le sue pubblicazioni scientifiche, articoli su riviste e voci di dizionario. Fra le sue monografie ricordiamo: La nazionalizzazione a  due ruote, Genesi e decollo di uno scooter italiano, Bologna, Il Mulino, 2007. Lo Stato sociale, Bologna, Archetipo, 2010. Fra le direzioni di opere: Discorso sull’antifascismo, con Alberto De Bernardi, Milano, Bruno Mondadori, 2007. InAlgeria Immagini dello sradicamento, con Franz Schultheis, Christine Frisinghelli, Roma, Carocci, 2012.

 

Ufficio Stampa: Francesca Rapini 

 

Romano Canosa

Nasce il 6 agosto 1935 a Ortona. Si iscrive a Legge a Roma dove, ospite della Casa dello studente, fa le prime esperienze di “conflitto” sociale nell’ambiente universitario. Si laurea nel 1957 con una tesi in Diritto Civile e dopo quattro anni di esperienze in studi professionali romani, nel 1961 vince il concorso per la Magistratura e viene invitato a presentarsi alla pretura di Milano. Si rende subito conto delle piaghe che affliggono la giustizia italiana: burocratismo, lentezza, chiusura culturale della dirigenza e classismo. Nel 1963 gli vengono affidate le prime cause.  Si iscrive all’Associazione Nazionale Magistrati e aderisce in un primo momento alla corrente moderata  di Terzo Potere che lascia nel 1969 per aderire a Magistratura Democratica, divenendone uno dei protagonisti. Nel 1970 viene assegnato alla Sezione Lavoro della pretura di Milano, è giudice in una serie di casi dove le sue sentenze, magistrali e rivoluzionarie, che associavano il rigore della norma alla tutela dei lavoratori, divennero fondanti di una nuova cultura delle cause di lavoro. Da allora fino alla fine della sua carriera Romano Canosa conduce una sistematica azione critica del sistema “giustizia” in Italia, di cui se ne trova vivissima testimonianza nei suoi scritti dai Quaderni Piacentini, Il Mulino, Quale Giustizia, Critica del diritto, Politica del Diritto, Magistratura Democratica, La questione criminale ed altre ancora fino al suo ultimo saggio ” Dalla classe alla corporazione” del 1994, inedito, ma che appare sul sito www.romanocanosa.it. Romano Canosa lascia la Magistratura nel 2005 e da quel momento si dedica completamente alla passione per la storia conducendo instancabilmente ricerche negli archivi nazionali e  spagnoli. Un instancabile storico al quale dobbiamo più di 70 volumi pubblicati di enorme valore. Romano Canosa muore a Ortona il 7 agosto 2010.

Associazione Romano Canosa

L’Associazione nasce nel 2010 dopo la scomparsa del magistrato, fondata dalla moglie Isabella Colonnello  con:

Gaetano Basti - Editore
Franco Farinelli – Direttore Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna 
Laura Clelia Hoesch - Avvocato
Andrea Rapini - Docente di Storia contemporanea, Università di Modera e Reggio Emilia;
Rosanna Santaniello - Avvocato
Amedeo Santosuosso – Presidente di Sezione di Corte d'Appello, Docente di Diritto, scienza e nuove tecnologie, Università di Pavia.

L'Associazione si propone:
- di valorizzare l'opera di Romano Canosa attraverso lo studio e l'approfondimento dei vari temi trattati nella sua vasta produzione, rileggere e fare il punto sullo stato della giurisprudenza;
- di organizzare incontri, seminari, conferenze con l'apporto di molte altre discipline che si intersecano con la storia (diritto, sociologia, geografia, scienza, istituzioni ecc.);
- di collaborare con altre associazioni, fondazioni, università, istituzioni nazionali ed internazionali per ampliare e diffondere la conoscenza della Storia anche attraverso premi, borse di studio, pubblicazioni.
Possono partecipare all'Associazione tutti coloro i quali, condividendo queste finalità, intendano partecipare alle attività dell'Associazione per il raggiungimento delle stesse.

L’Associazione Romano Canosa per gli Studi Storici ha sede in Via Canonica 1 a Milano.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   www.romanocanosa.it                   

Source: Goffredo Palmerini

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