Categoria: Rivista Online - Edizione - Marzo 2015
Enoteca Regionale ha scelto la Via Emilia per raccontare le eccellenze della Regione, attraverso 7 banchi d’assaggio tematici ma anche attraverso una nuova App.
La cultura enogastronomica emiliano romagnola sarà di nuovo protagonista al Vinitaly 2015 di Verona, dal 22 al 25 marzo, grazie all’Enoteca Regionale Emilia Romagna che, all’interno del Padiglione 1, proporrà un ricco programma di eventi, degustazioni, incontri e workshop con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze di questo territorio, a partire ovviamente dal vino. Su uno spazio di circa 4.000 mq interamente riservati alla nostra regione, 200 operatori – tra aziende e consorzi – parteciperanno all’evento presentando oltre 400 vini. Di questi circa 120 saranno presenti con un proprio stand dentro al padiglione dell’Enoteca.
Oltre 300 gli incontri con i buyer internazionali grazie al progetto Deliziando di Regione e Unioncamere. Rilevanti gli investimenti della Regione per sostenere il settore. Dal 2007 a oggi le risorse stanziate ammontano a circa 260 milioni di euro. Un impegno per la qualità che continuerà anche con il nuovo Psr 2014-2020
IL VIAGGIO LUNGO LA VIA EMILIA
Per questa edizione del Vinitaly l’elemento caratterizzante scelto da Enoteca Regionale sarà uno dei “simboli” italiani più celebri e antichi: la Via Emilia, l’arteria stradale più lunga e importante d’Italia, costruita dal console Marco Emilio Lepido nel 187 a.C. e dalla quale ancora oggi nessun viaggiatore può prescindere nei propri spostamenti da Nord a Sud.
Partendo dalla Romagna, il re e la regina di questi territori sono indiscutibilmente il Sangiovese e l’Albana e – dall’area circostante Ravenna in poi - il Pignoletto, il quale prosegue, attraversando Bologna, fino a Modena; non si può dimenticare di fare tappa “a oriente”, nel Ferrarese, dove incontriamo il vino delle sabbie, il Fortana. Salendo ancora lungo la Via Emilia ci imbattiamo poi nella zona di produzione del vitigno emiliano romagnolo più conosciuto e venduto al mondo, il Lambrusco, nelle sue diverse tipologie, i cui filari si dipanano nell’area vasta compresa tra Modena, Reggio Emilia e Parma, territorio quest’ultimo che si distingue anche per la Malvasia. Il nostro viaggio finisce a Piacenza, dove ritroviamo la Malvasia accompagnata da un altro vino simbolo dell’enologia del territorio, il Gutturnio, ottenuto dall’uvaggio di Croatina e Barbera. Non vanno dimenticati però i tantissimi altri autoctoni, forse meno noti, ma certamente da scoprire, che contribuiscono a rendere ancora più variegato e interessante questo nostro immaginario “viaggio nel buongusto” lungo la via Emilia.
I BANCHI D’ASSAGGIO E LA NUOVA APP
Uno degli obiettivi di Enoteca è rappresentare anche visivamente questo viaggio: saranno presenti 7 banchi d’assaggio circolari con oltre 400 tipologie di vini organizzati per aree e ogni visitatore potrà percorrere il proprio personale “viaggio nel buongusto” decidendo da quale punto cominciare a degustare. La presenza di 15 sommelier e la disponibilità di oltre 15.000 calici garantiranno un servizio impeccabile.
Ad aiutare i tanti visitatori attesi anche quest’anno al Padiglione 1 dell’Emilia-Romagna (nel 2014 le presenze stimate sono state circa 85.000) Enoteca Regionale ha realizzato una App per iPhone scaricabile gratuitamente da AppStore. Realizzata in doppia lingua italiano e inglese, l’App presenta all'utente l'esperienza digitale dei banchi d’assaggio che troverà fisicamente al Vinitaly. Dall'esplorazione dei 7 banchi d’assaggio il visitatore potrà approfondire la navigazione alla scoperta sia delle cantine associate a quel banco di assaggio, sia dei vini prodotti da quella determinata cantina. Sempre disponibili le “call to action” per coinvolgere l'utente e consentirgli un contatto diretto con le cantine e i loro prodotti, nonché la condivisione dell'esperienza sui propri canali social. Banchi d’assaggio, cantine e vini collegati sono i 3 fulcri dei percorsi di navigazione di questa App, che vuole essere l'esperienza digitale di un percorso di assaggi lungo la via Emilia.
VINO E CIBO UN CONNUBIO INDISSOLUBILE IN EMILIA-ROMAGNA
I vini dell’Emilia-Romagna non potevano però camminare da soli lungo la Via Emilia, dimenticando ciò che la nostra regione rappresenta: la Food valley d’Europa, prima regione europea per numero di prodotti DOP e IGP (41). Non a caso, l’Emilia Romagna è l’unico padiglione all’interno di Vinitaly dotato di un proprio ristorante – curato per Enoteca Regionale dagli allievi e dai docenti dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme - a disposizione delle nostre aziende, che potranno valorizzare le proprie produzioni vitivinicole attraverso l’abbinamento cibo/vino. Ogni “tappa” del viaggio attraverso la via Emilia sarà, infatti, accompagnato da un menù di vini e cibi tipici della zona.
CON DELIZIANDO GLI INCONTRI CON I BUYER INTERNAZIONALI
Anche quest’anno all’interno del Padiglione 1, Unioncamere e sistema Camerale dell’Emilia-Romagna, Enoteca regionale e Regione, organizzano il consolidato workshop business to business, importante momento di incontro internazionale tra domanda e offerta.
All’iniziativa parteciperanno 59 aziende emiliano romagnole che incontreranno 30 operatori esteri specializzati provenienti da 17 Paesi europei ed extra europei, dalla Cina al Canada, dal Brasile alla Corea del Sud, dagli USA al Giappone. Oltre 300 gli incontri commerciali previsti. L’appuntamento si colloca nell’ambito di “Deliziando”, il progetto di promozione dei prodotti enogastronomici di qualità sui mercati esteri, promosso dall’assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e da Unioncamere regionale, in partnership con le sedi estere dell’Ice.
“Deliziando” si rivolge principalmente alle piccole e medie imprese emiliano-romagnole per facilitarne l’approccio ai mercati esteri.
Dal 2008 a oggi, “Deliziando” ha realizzato attività a favore delle imprese con risorse pari a oltre 5 milioni 800 mila euro, di cui oltre 3 milioni 400 mila dalla Regione, circa 1 milione 100 mila euro dall’Ice e 1 milione 330 mila euro dalle Camere di commercio
MEDITERRANEAN WINES
Al Vinitaly 2015 spazio anche al progetto europeo “South Europe Mediterranean Wines”, che vede la collaborazione di Enoteca Regionale insieme al Consorzio dei produttori di vino greci e alla Camera della vite e del vino della regione di Plovdiv (Trakia, in Bulgaria). All’interno del Padiglione 1 sarà possibile partecipare a wine tasting, incontri ed eventi di sensibilizzazione e divulgazione per conoscere i vini a denominazione di queste tre regioni e avvicinarsi a un consumo consapevole e conviviale (www.southeurope-mediterraneanwines.eu). Nell’area ristorante saranno proposte anche alcune pietanze tradizionali greche e bulgare.
REGIONE: DAL 2007 260 MILIONI PER IL COMPARTO VITIVINICOLO
La Regione Emilia-Romagna investe sul vino e punta sulla qualità. Dal 2007 al 2015 ha destinato al settore vitivinicolo circa 260 milioni di euro. Si tratta di risorse provenienti dall’Ocm Vino (206 milioni di euro) e dal Psr 2007-2013 (49 milioni), oltre a quelle per il programma Deliziando. In particolare per il 2015 sono in arrivo 6 milioni 700 mila euro per la promozione nei Paesi extraeuropei nel 2015; 12, 7 milioni per la riconversione dei vigneti; 3,8 milioni per gli investimenti aziendali. Grazie a queste risorse la Regione ha potuto sostenere e affiancare i produttori nella qualificazione e innovazione del settore , sui campi e nelle cantine, e nella fase di commercializzazione. Un impegno che viene confermato anche per il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
EXPORT: DAL 2009 AL 2013 +74% LE VENDITE SUI MERCATI ESTERI
In assoluto il vino emiliano-romagolo è quello che è cresciuto di più sui mercati esteri: oltre il 74% dal 2009 al 2013 per un valore che è passato da 222,78 milioni di euro a 387,78 milioni di euro, a fronte di un dato nazionale del +43% (da 3 miliardi 511 milioni a poco più di 5 miliardi di euro).
I DATI SULLA PRODUZIONE
Con 6 milioni 660mila ettolitri, l’Emilia-Romagna si è confermata nel 2014 seconda regione produttrice di vino in Italia, dopo il Veneto (7 milioni 780mila), su un totale nazionale di circa 40 milioni di ettolitri. Si tratta peraltro di dati fortemente influenzati dal cattivo andamento climatico della scorsa primavera-estate: la riduzione della produzione è stimata di circa il 17% a livello nazionale, del 15% in Veneto, più contenuta in Emilia-Romagna, dove si è fermata al10%.
I RICONOSCIMENTI SULLE GUIDE
Il vino emiliano-romagnolo è protagonista da alcuni anni anche di una significativa crescita da un punto di vista qualitativo, come confermano i riconoscimenti delle principali Guide enologiche. Tra i vini protagonisti d quella “rivoluzione silenziosa” come viene definita dal Gambero Rosso: il Lambrusco, il Sangiovese ”re” dei vini romagnoli, e tra i bianchi il Pignoletto. Interessanti anche le performances dei vini dei Colli piacentini, protagoniste una serie di piccole cantine locali.
Nel 2015 hanno ottenuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso 12 vini emiliano-romagnoli, mentre 10 sono segnalati dalla Guida dell’Espresso.
Il calendario completo con i dettagli di ogni appuntamento (degustazioni, tavole rotonde, seminari…) sarà pubblicato sul sito http://www.enotecaemiliaromagna.it/it. Sui canali social, Facebook e Twitter, sarà possibile seguire gli eventi live con aggiornamenti, foto e materiale multimediale.
Piero Valdiserra
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