Categoria: Rivista Online - Edizione - Luglio 2015
GUBBIO - La Chiesa di Santa Maria Nuova di Gubbio, si e rivelata negli ultimi mesi uno straordinario contenitore per mostre contemporanee. Dopo l´esperienza internazionale della mostra TewnsArt la Chiesa sarà lo scenario di un nuovo appuntamento con l´arte contemporanea. Ed è così che il Polo Museale Diocesano di Gubbio, presenta la mostra dal titolo "Nel grembo dell´antica madre Terra", personale di scultura dell´artista Bernarda Visentini. Originaria di San Pietro al Natisone, provincia di Udine, laureata in materie letterarie, espone con continuità dal 1980. I suoi studi e l´esperienza dei viaggi alla ricerca delle prime tracce dell´Uomo nei diversi siti archeologici diventano elemento di mediazione tra presente e passato e si concretizzano in personalissime elaborazioni scultoree che ripropongono i temi fondanti della vita.
Molti illustri critici e scrittori si sono occupati della sua arte per cui è inserita in numerose pubblicazioni ed enciclopedie. Tanti sono i premi conseguiti nel corso degli anni, fra i quali il premio Eccellenza Stilistica-Palermo, il premio della critica al Concorso internazionale Tokyo 2011, il Premio dei Normanni-Monreale, il premio Primo Concorso Effetto Arte con Paolo Levi, il premio Oscar dell´Arte con J. Charles Spina-Montecarlo. Ha esposto in sedi prestigiose quali Milano-Castello Sforzesco; Udine-Chiesa di S. Antonio Abate e Università degli Studi; Roma-Università degli Studi La Sapienza (Triennale di Arti Visive) e Sale del Bramante ("Da Caravaggio ai nostri giorni", a cura di Paolo Levi); Palermo-1a e 2a Biennale e "Porto Franco-100 artisti selezionati da Vittorio Sgarbi"; Torino-Museo Miit; inoltre in Valcamonica (Convegni internazionali di Arte Preistorica), in Austria, Ungheria, Slovenia. E` inoltre Accademico delle Avanguardie Artistiche e fa parte dell´Accademia de " i 500"per le Arti Scienze e Cultura-Roma, in qualità di Accademico di Merito, esponente del mondo artistico e culturale italiano.
La scultura primitiva, simbolica e fortemente evocativa di Bernarda è come una memoria che viene fuori dalle tenebre – spiega Elisa Polidori del Polo Museale Diocesano di Gubbio - il mondo di ieri, che riguarda anche l´arte preistorica, riemerge come ricordo prenatale. Questa è la via dell´Arte, che piace quando ci ricorda qualcosa che sapevamo già . Si rivela così fine conoscitrice del linguaggio dei primordi, assimilato attraverso numerose ricognizioni in siti archeologici e liberamente interpretato con una sensibilità contemporanea, l´artista tarcentina offre un´ampia carrellata delle sue creazioni che rimandano all´originario legame tra Uomo e Cosmo. Slanciandosi in verticale, come dolmen e menhir, oppure in orizzontale, le sculture della Visentini spesso si rifanno agli sviluppi architettonici di camere e templi megalitici. Sapori arcaici hanno anche le tante forme ispirate alla cultura mediterranea della "Dea madre". Su tutto, una teoria di segni incisi nella materia: sono gli "psicogrammi", che la stessa artista definisce come le tracce "informali" generate dalle sue emozioni, oppure gli "ideogrammi", cioè le cifre d´un pensiero atavico che ha attraversato i millenni per comunicare con l´umanità d´oggi in forma di rete, losanga, spirale, chevron, cerchio o serpente. La mostra organizzata e promossa dal Polo Museale Diocesano di Gubbio sarà aperta al pubblico nei giorni ed orari di apertura della chiesa, con ingresso libero.