Categoria: Rivista Online - Edizione - Maggio 2015

Xylella: l’intero comparto agricolo è oggetto di selvagge speculazioni

Francesco Pellicori, responsabile del Dipartimento Ambiente ed Energia di Federcontribuenti: ”l’intero comparto agricolo è oggetto di selvagge speculazioni. Non esiste che un patrimonio come lo sono gli olivi della Puglia ricevano un simile trattamento dal governo italiano come da quello europeo. Se c’è un problema lo si deve risolvere e se esiste una epidemia la si deve combattere. Troppo comodo spezzare le gambe a 200 mila aziende per 7.500 posti di lavoro eliminando 11 mila piante di ulivi. La Francia non vuole le nostre piante? Che venga condannata dalla UE per discriminazione!
La vicenda della xylella in Puglia contiene enormi assurdità e la prima riflessione fa nascere spontanea la domanda di come sia potuto succedere che, una serie di piantagioni che hanno sfidato il tempo per secoli, in alcuni casi millenni, in brevissimo tempo vengono aggrediti da una epidemia tanto incurabile da fare adottare la soluzione più drammatica, abbattere senza scrupolo.

 foto:it.anygator.com


Non c’è pace per la nostra industria agroalimentare che, ricordiamolo, raccoglie le nostre antiche eccellenze culinarie, le stesse che ci hanno reso famosi nel mondo. Per gli ”stranieri” è facile dire ”distruggiamo gli uliveti pugliesi”, l’olio di oliva lo faremo altrove. Ancor più fastidio lo proviamo verso i nostri governi, locale e il nazionale, incapaci di difendere ad oltranza le nostre maestrie, le nostre risorse. Non si tratta di mero sentimetalismo, l’industria agroalimentare italiana è sotto attacco da decenni, ma ora si sta toccando il fondo e si sta mettendo a rischio un intero comparto.
Il batterio Xylella è stato importato, se in buona o cattiva fede è al vaglio della magistratura, ed è un insetto innocuo ad ammalare le piante: un insetto conduttore del batterio. Un focolaio in Puglia si era individuato già del 2012, perchè tale ritardo nel correre ai ripari? Per contenere l’insetto e quindi l’epidemia è necessario ricorrere a trattamenti insetticidi specifici, all’erpicatura e aratura perche’ in questa fase l’insetto si trova sull’erba, da maggio in poi sviluppa le ali e l’unico modo per contenerlo è tramite trattamenti insetticidi. La Puglia è il primo produttore dell’olio di oliva con circa 172 tonnellate di prodotto annuo, parliamo del nostro olio. ”La pianta delle olive è una pianta tenace, resistente e il suo sviluppo è velocissimo, una pianta che ha la capacità di riedificarsi sulle proprie radici in breve tempo - ci spiega il dott.re Pellicori -, ciò significa che per combattere ed eliminare la Xylella andrebbe programmato un piano serio ed energico, senza mai perdere di vista la salvaguardia della cultivar esistente, ponendo divieto assoluto nella piantagione di piante dalla genetica non autoctona. Ovviamente nella programmazione di detto percorso è fondamentale il sostegno e la salvaguardia dei nostri agricoltori, sostegno che i Governi locali, unitamente al Governo nazionale, devono imporre alla UE. I nostri agricoltori hanno bisogno di vedersi congelare fino al rientro dell’emergenza epidemiologica le scadenze fiscali, la UE deve dare fondi per aiutare questa guerra batterica e la politica locale e nazionale deve iniziare a comprendere la necessità di controllare, come avviene in ogni altro Paese, cosa viene importato. Specialmente in tema di piante, semi e prodotti agricoli e alimentari”.
Abbiamo un estremo bisogno dei nostri contadini e agricoltori, invece è come se da tempo fosse stato avviato un disegno pernicioso che mira a distruggere antichi quanto amati patrimoni, che per lunghi secoli sono stati fonte di sostegno ed hanno permesso percorsi di crescita e progresso, generando nei territori quel senso di autonomia che purtroppo non piace molto a chi da tempo sta cercando di consolidare dei monopoli assoluti, in modo da stabilire le sorti di intere Nazioni e delle popolazioni relative.

 
Roberta Lemma
 

 

 

 

Edizioni 2015