Categoria: Rivista Onlline - Edizione Ottobre 2015

Il gruppo di Rio de Janeiro imbarcava fiducioso per le elezioni del CGIE avvenute presso la nostra Ambasciata a Brasília sabato scorso, 26 settembre.

Sembrava tutto calcolato, definito; il successo del candidato più votato alle elezioni del Comites Rio de Janeiro, Andrea Lanzi, tra l´altro promotore delle liste collegate nelle circoscrizioni consolari di San Paolo, Rio de Janeiro, Recife e Brasília e denominate “Italiani in Brasile - Democratici nel mondo”, era solo una questione burocratica, il conteggio dei voti.

Ma le urne hanno ribaltato i pronostici!

Le elezioni sono una brutta bestia ed esse implicano necessariamente una certa attività politica. La politica dal canto suo è diventata sempre più spietata, trasformata in un vero e proprio lavoro per professionisti; a conferma di ciò, Rio de Janeiro rimane fuori. Il risultato elettorale premia una candidata di Belo Horizonte, una di San Paolo e un candidato di Recife.

Si sa che la politica è fatta di accordi, intese, alleanze, ma sopratutto di compromessi... Forse è anche per questo che non è molto amata ma è la cruda realtà; fiducia e buonismo non trovano spazio nelle contese elettorali.

Non è per consolazione, ma a volte le sconfitte servono a crescere ... questo è il momento giusto per interrogarci su cosa si sia sbagliato, su cosa non abbia funzionato, sul perchè non si siano registrati i voti previsti da parte di questo o quel candidato. Le idee giuste non sempre bastano a raggiungere l´obiettivo, specie se non riusciamo a trasmettere con efficacia e comunicare a chi ci deve votare chi siamo, cosa vogliamo, dove arriva il nostro programma, quali sono le nostre idee. "We Can Do It!" in futuro, certo possiamo crescere, memori degli errori del passato e non sarà di sicuro una, seppur amara, sconfitta a fermare quello che anima i nostri ideali, le nostre coscienze.

Comunque sia, pur augurando ogni bene ai tre meritevoli vincitori (Rita Blasioli, Cesare Villone e Silvia Alciati), va constatato che lo Stato di Rio de Janeiro oggi, ancora una volta, è rimasto orfano di rappresentante al Consiglio Generale degli Italiani all´Estero e per adesso non rimane che leccarsi le ferite cantilenando un pò per tristezza, un pò per dimenticare, la strofa della famosa canzone di Don Backy: “Ancora una volta ho rimasto solo”.

 

 

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