Categoria: Rivista Online - Edizione Settembre 2015

L’estate sta finendo recitano abusati refrain di canzoni anni ottanta. Ma purtroppo così è, anche se a Roma tutti sperano in una coda di stagione che sappia regalare ancora qualche fine settimana all’aria aperta, prima di farsi rapire dallo stress e dalle cupe dinamiche inflitte dalla routine. Lentamente la città ammantata da un falso relax  si prepara ad assumere la sua veste operativa. Il silenzio surreale delle notti d’estate, rotto solamente da qualche sporadica lite consumata a finestre aperte tra le mura condominiali, lascia il passo al rimbombo dei bassi surround di automobili dagli impianti hi fi di potenza assordante degni di un parco divertimenti,  condotte dai primi cafoni di ritorno dalle vacanze che solcano le strade di quartiere a velocità ridotta. Le vie cittadine dal centro alla periferia perdono il fascino che l’assenza di auto ha procurato loro per un breve periodo, riempiendosi lentamente di nuovo in ogni spazio disponibile. Il ritorno di massa è annunciato in maniera inequivocabile dai bollettini autostradali. Ripetuti week end da “bollino rosso” fotografano la transumanza dei milioni di italiani che impegnano la rete autostradale, come file interminabili di formiche meccanizzate in cammino verso la vita di tutti i giorni. Giornate da incubo che vedono accomunati dallo stesso destino, proprietari di suv che abusano delle corsie d’emergenza e veicoli datati con portapacchi stracarichi dall’incredibile sviluppo verticale, rievocanti scene di Fantozziana memoria. Roma attende la forza d’urto di questa sorta di ricolonizzazione annuale, che si abbatte progressivamente sui supermercati nella necessità di riempire frigo e dispense  sofferenti,  in grado di proporre poco oltre una pasta Ajo e Ojo o un’Arrabbiata.  Sulla scia del riposo vacanziero il clima del rientro è comunque disteso, appena intaccato dallo stress del viaggio di ritorno ma ben presto le buone intenzioni maturate scompariranno di pari passo con l’abbronzatura. La routine risucchierà tutti, catapultandoli nelle abitudini (anche mentali) che per un attimo viste dalle spiagge e dai luoghi di villeggiatura, sembravano svanite per sempre. Ad intaccare le scorte di serenità accumulate contribuisce sicuramente l’aggiornamento sulle notizie degli ultimi giorni. Tiene banco lo scandalo destato dallo spettacolare funerale del boss del Clan dei Casamonica, che non fa altro che rafforzare la sensazione dello stato di abbandono in cui versa la città, continuamente offesa nella sua dignità da un’amministrazione latitante. Nella chiesa di Don Bosco al quartiere Tuscolano, una delle zone di riferimento del clan malavitoso, lo show organizzato per il funerale del boss ha rasentato l’incredibile. Gigantografie del defunto appese alla chiesa con frasi di dubbio gusto offensive per qualsiasi fedele, carrozza trainata da cavalli neri, traffico bloccato dai vigili urbani, mentre dall’alto un elicottero lanciava petali di rosa e nell’aria gli altoparlanti diffondevano le note della celebre colonna sonora del film “Il Padrino”,  capolavoro cinematografico diretto  da Francis Ford Coppola ma icona negativa di una certa italia nel mondo. Scene al limite dell’inverosimile così come lo è stato l’avallo da parte dell’amministrazione di Roma Capitale. Evento di un’oscenità senza pari di cui si sentirà parlare ancora per molto. Nel frattempo il Sindaco Marino, oltre ad aver perso il controllo sul crescente degrado in cui versa la capitale e alla vigilia di una sfida importante come il Giubileo, ha pensato bene di andare in vacanza ai Caraibi. Ma per non appesantirsi troppo in fretta meglio informarsi anche di cose più frivole, ecco allora che  l’inizio del Campionato di Calcio dà ai romani almeno un buon motivo per il ritorno dalle vacanze. La rivalità tra i tifosi dei due club sopita appena per un mese divampa di nuovo immediatamente, con la Lazio istantaneamente eliminata dalla Champions League e i tifosi della Roma fomentati dai nuovi acquisti e pronti a giurare, come ogni anno, che questo è l’anno buono per vincere lo scudetto. Aspettativa puntualmente disattesa da oramai 15 anni. Malgrado tutto però la città non è ancora a pieno regime, così anche gli impegni personali  che consentono  di vivere ancora la fine di quest’estate, sperando in un colpo di reni dell’alta pressione che regali ancora qualche giornata al mare o a spasso per la città. Tra gli appuntamenti culturali in cartello interessante  “Dopo il diluvio” di David LaChapelle  la mostra del grande artista e genio fotografico, in programma al Palazzo delle Esposizioni fino al 13 settembre e “L’arte della Civiltà Islamica” presso le Scuderie del Quirinale, raccolta privata di oltre 35000 oggetti da collezione privata, una delle più importanti al mondo nel suo genere per ampiezza e qualità delle opere, aperta al pubblico fino al 20 settembre. Per la sera un’alternativa alla consuetudine di Trastevere è rappresentata dal “Pigneto” alle spalle di Porta Maggiore, divenuta da anni una zona di piacevole intrattenimento serale tra pub e locali anche di ottima cucina o dotati di gradevoli spazi esterni, luogo ideale per salutare la bella stagione.  Arrivederci Roma, al tuo momento più bello del prossimo anno.

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